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Durante il mini "signing tour" Stefano Casini e Michele Medda hanno presentato la nuova
edizione del loro "Digitus Dei" pubblicato dalle edizioni Peter Pen. Le tappe sono state due:
il 7/12 a Viareggio presso la libreria Neuro Comix e il 9/12 a Firenze presso la libreria
Comics e Dintorni
Il 16/12 Michele Medda ha presentato il volume a Cagliari, in occasione della manifestazione Millennium Comics, alla Passeggiata Coperta del Bastione. Quello che segue è il resoconto dell'incontro svolto a Firenze dove per l'occasione - ormai quasi un'abitudine per Comics e Dintorni - sono stati realizzati e distribuiti con il volume alcuni ex libris in tiratura limitata di 50 copie con un'illustrazione inedita.
Digiti Dei Il primo ad arrivare è Michele Medda - Stefano Casini ritarda per il traffico e arriva solo quasi al termine dell'incontro - e immediatamente si rivolge ai presenti facendo il punto della situazione.
"Digitus Dei" viene pubblicato per la prima volta nel 1996 per i tipi delle Edizioni Magic
Press. Anche se preparata in fretta per uscire per la mostra di Lucca, si rivela una buona edizione.
Ma qual è la situazione dell'editoria italiana?
A questo punto Medda è forzato a diventare editore in proprio e a fondare la Casa Editrice
Peter Pen.
E così approdiamo ad un...
La copertina.
La trama - il plot - è alquanto lineare ma con tematiche forti in un genere particolare.
In "Digitus Dei" la scommessa è quella di fare una serie italiana con persone italiane che vivono in Italia. Nessuna città italiana è realmente raffigurata perché creerebbe solo un "effetto cartolina" indesiderato. E' una qualsiasi città, la famiglia benestante coinvolta nella vicenda è facilmente identificabile, ha una domestica filippina (se fosse stata una famiglia americana la domestica sarebbe stata portoricana). Si parla di appalti e di imprenditori. Tutto ciò è indice di Italia. Un esempio: durante la lavorazione a Casini venne l'idea di disegnare l'interno della casa con travi in legno che indicassero un certo lusso. Questo è atipico in quanto normalmente, nelle storie che si possono trovare in edicola, gli ambienti sarebbero raffigurati prendendo ad esempio canoni americani o più continentali.
Al tempo della prima uscita, sulla rivista Fumo di China, a Medda fu contestato il fatto che la storia poteva essere rappresentata ovunque. La vigorosa risposta non può essere altro che negativa. All'inizio non c'era l'idea di fare una serie. Ora abbiamo la certezza che rivedremo Padre Sertori in una nuova avventura, assieme ad un suo amico, un pubblicista, e contro un altro demone. Attualmente Medda ha quasi terminato la prima stesura della sceneggiatura. La data di uscita probabilmente sarà la fine del 2001, forse dicembre, e naturalmente edito da Peter Pen. Già dal 2002 Peter Pen pubblicherà altri titoli, proponendo anche nuovi autori tra cui - non è stato rivelato il nome - anche un abile disegnatore sardo. La cosa dipende anche dai dati di vendita e dalla possibilità di retribuire giustamente i collaboratori, in base alla tiratura delle copie. "Digitus Dei" è pubblicato in 2500 copie. Un ottimo risultato sarebbe raggiungere le 3000 copie.
Medda e Casini sono pure autori bonelliani e quindi è immancabile parlare del loro lavoro in questo campo.
Nel futuro di Michele Medda ci sono alcuni Legs Weaver, tra cui uno
assegnato ad Anna Lazzarini e uno per Francesca Palomba.
Poi c'è un Dylan Dog con Freghieri e probabilmente qualche storia di Gregory Hunter.
Pensando al passato si può tranquillamente affermare che c'è una certa affinità tra Medda e Casini.
Con piacere può essere ricordato uno dei loro successi per Nathan Never:
La rivolta (Gigante 4).
Cosa sta preparando Stefano Casini.
Al momento e in via eccezionale - non abbandonerà certo Nathan - sta disegnando una storia per
Dampyr su sceneggiatura di Boselli, dal
titolo provvisorio Le tenebre (probabilmente quello definitivo sarà La legione dei dannati).
È una storia di guerra, differente dallo stile della serie e lo sfondo in cui è ambientata è una
non dichiarata Cecenia, una Grozny. Sono pronte le prime 50 tavole, passate al
lettering. Se prosegue a questo ritmo per febbraio-aprile 2001 dovremmo vederlo nelle edicole.
Parlando di velocità: Casini disegna velocemente? Smitizziamo anche questa diceria. Bisogna ammettere che fa le sue 20 tavole al mese - si narra che Serra sia sommerso da queste tavole fino all'esasperazione - ma c'è chi ne disegna di più. Brindisi ne realizza 30 e De Angelis arriva addirittura a 40 tavole al mese. Gli piacerebbe fare anche un western - alla Peckimpah - e si sentirebbe più vicino a Magico Vento che a Tex (dei disegnatori predilige Ticci). Ha già realizzato alcuni disegni di prova con Magico Vento e Poe e non ha avuto difficoltà neppure provando alcune tavole di Blizzard (MV 15). Anche Castelli gli ha promesso una storia di Martin Mystère ma la cosa sta andando per le lunghe... Al di fuori della Bonelli, a marzo dovrebbe uscire "Il buio alle spalle", pensato su mezze tavole alla francese, edito da Alessandro Distribuzione, già come Il demone nell'anima e distribuito a livello europeo. CONCLUSIONEAl termine dell'incontro Medda rivolge una piccola critica a uBC per quelle segnalazioni di incongruenze troppo ricercate che non prestano attenzione a ciò che veramente l'autore vuole esprimere. Ma da nostro buon lettore ci scrive una scherzosa dedica per tutto il nostro staff, usando i disegni di Casini presenti sul volume.
Possiamo solo sperare che gli estintori siano a regola di normativa!
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