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Biografia Sceneggiatore e disegnatore autodidatta, studioso e appassionato di fantascienza e fumetti giapponesi. 1978| Crea con degli amici la fanzine di fantascienza Fate Largo.
1982| Inizia la collaborazione con
Michele Medda e Bepi Vigna, conosciuti al circolo
cagliaritano "Il Circolo". I tre formeranno
il gruppo definito in seguito "I tre sardi".
Collabora con diversi quotidiani, anche come disegnatore. Collabora anche con Fumo di China e scrive articoli per "L'enciclopedia dei fumetti" della De Agostini. 1985| Inizia la collaborazione con la Sergio Bonelli Editore. La sua prima storia, firmata insieme agli altri due sardi, è per Martin Mystère: 34/35 "Il mistero del nuraghe". 1989| I tre sardi presentano a Sergio Bonelli il loro progetto per una serie di fantascienza (in pratica la prima della casa editrice): il progetto è approvato in una riunione l'11 novembre 1989. Il primo nome del personaggio era Nathan Nemo (cambiato poi su consiglio di Castelli). 1991| Esce il primo numero di Nathan Never, personaggio di cui sarà il più prolifico sceneggiatore per i primi 6 anni.
1994| Serra assume l'incarico di curatore di Nathan Never. 1995| Esce il primo gigante di Nathan Never: "Doppio Futuro". Serra firmerà tutti e tre i primi giganti di Nathan su cui si sviluppa la complessa storia dei tecnodroidi.
1995| Esce il primo numero di Legs Weaver,
spalla di Nathan Never che conquista una testata tutta sua.
Il personaggio di Legs cambia molto rispetto a quello
visto nelle prime storie di Nathan: principale
artefice del cambiamento e curatore della serie è Serra. 2001| Serra crea un nuovo personaggio fantascientifico: Gregory Hunter.
"Serra ama la fantascienza ad ampio respiro, le saghe, gli effetti speciali. Le sue storie sono sempre rocambolesche, piene di sottotrame che si intrecciano. Dei veri e propri film di fantascienza riportati su carta (..)" Roberto Genovesi, in Comic Art n.133 "Serra è pazzo (..) Con la nippofilia che lo contraddistingue Antonio ha già citato la metà della produzione a fumetti e a cartoni animati del Sol Levante dagli anni '60 a oggi." Andrea Baricordi, in Dime Press n.4
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