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Molte colpe le ha anche il fumetto
di Marco Feo, webmaster de Lo Sciacallo Elettronico

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> La critica fumettistica esiste?

Sicuramente la critica fumettistica esiste, il problema è capire quale sia di qualità e quanta invece solo chiacchera.

Purtroppo il mondo del fumetto in Italia è molto piccolo e come si sa "la gente mormora". E lo fa troppo e volentieri. Trovo molto giuste le riflessioni di Giuseppe Pili riguardo al coinvolgimento e alle modalità di fare critica. Non si dovrebbe essere condizionati, non si dovrebbe essere coinvolti, e soprattutto bisognerebbe avere qualcosa da dire. Altrimenti non è critica ma pura informazione, magari a volte pure sbagliata, o eleogio di se stessi (o di altri paganti). Mentre dovrebbe essere uno strumento portato alla comprensione, lettura e sviluppo del fumetto stesso. Spesso si leggono critiche che sono attacchi gratuiti tanto per fare un po' di fumo e spettacolo, oppure elogi senza motivazioni concrete.

La critica deve fornire mezzi per poter leggere un fumetto in maniera intelligente.

Molte colpe le ha anche il fumetto! Tutti gli autori sognano di poter fare un fumetto bellissimo che solo con la sua forza si renda leggibile e riesca a sostenersi, superando le classiche barriere della conoscibilità del personaggio, delle vendite, della distribuzione, ecc.... Ovviamente non è così facile.

Il mondo contemporaneo è molto complicato e per quanto una cosa sia bella e ben fatta vi sono tutta una serie di meccanismi (marketing, informazione, distribuzione, tecnologia, forza di mercato, globalità dell'informazione e sua cortocircuitazione, ecc...) che intervengono a modificare la lettura di un prodotto, il suo rapporto con il pubblico.

Luca Enoch parla del ruolo dell'autore ed afferma che si crea principalmente per se stessi. E' giustissimo, e condivido. Non bisogna correre dietro alla moda del momento. Generi come Pokemon, Dragonball, Harry Potter e così via, sono fenomeni pompati appositamente per produrre sulla loro scia miriadi di prodotti e giochi collaterali. Ma già nella loro genesi è prevista una fine veloce, per far posto a nuovi prodotti.

Il pubblico che oggi legge i manga (ad esempio), quando si stuferà (e lo farà presto perché i manga migliori ormai sono stati pubblicati) non troverà sugli scaffali del negozio nient'altro e quindi sposterà la sua attenzione verso nuovi generi e probabilmente, deluso dal fumetto, non vi tornerà mai più. E sarà perduto irrimediabilmente. Bisogna invece proporre una varietà di offerta, in questo modo facendo conoscere ed educando ad una lettura più approfondita ed adulta.

Nello stesso tempo non si deve sottovalutare il modo di percepire della nostra società, i suoi tempi, i suoi bisogni, le sue richieste: credo che questa sia una mancanza che spesso hanno i fumetti per divenire prodotto "forte".

Mentre i prodotti così detti "forti" (come le produzioni cinematografiche, ecc...) spesso sono vuote di anima, ma ricche del resto.

> Fare critica sul web

Il ruolo della critica (su Internet o no) dovrebbe essere proprio questo, educare, consigliare, indicare... far pensare, fornire strumenti per vedere con occhi nuovi. Se così fosse il sistema narrativo non potrebbe che crescere ed evolversi.

Dato che non è così... probabilemente siamo appassionati che seguono e amano il proprio carrozzone, ma fondamentalmente senza capire le nuove strade che ci sono poste di fronte.

E' questa è la nostra stessa condanna. Da una parte sono molto scettico sul futuro del fumetto, nello stesso tempo questa crisi che stiamo attualmente vivendo, potrebbe essere un bene.

Forse farà cadere il genere da un punto di vista popolare, ma dall'altra parte, anche se in maniera molto ristretta, finalmente gli aprirà campi per la libera e pura sperimentazione artistica e narrativa.

> il "fumetto elettronico" emette i primi vagiti

Soprattutto confido molto negli sviluppi del digitale, si veda l'attuale potenzialità di Flash e di altre tecnologie che stanno nascendo.

Purtroppo gli autori sono molto più "vecchi" di quel che sembra. Le proposte che arrivano allo Sciacallo Elettronico, sono tutte per la carta, in formato foglio con vignette e pochissimi pensano ad un prodotto esclusivamente per il video e Internet.

Eppure il futuro credo sia quello e già gli "indici di ascolto" attuali lo dimostrano. Noi abbiamo circa 250.000 contatti al mese sulle pagine dello Sciacallo Elettronico, mentre le cose su carta faticano moltissimo a vendere le centinaia di copie che ti permettono di arrivare a coprire le spese di stampa.

Ma gli autori questo non lo capiscono ancora. La pubblicazione su carta ti da prestigio, valore, mentre il digitale viene sottovalutato. Noi stiamo lavorando per promuovere sia il lato digitale che quello cartaceo, perché entrambi hanno ruoli e carattersitiche differenti. In questi anni abbiamo raccolto su Internet, migliaia e migliaia di tavole di tantissimi disegnatori italiani, con il solo scopo di permettere nuovi spazi di sperimentazione e narrazione.

Un immenso lavoro nella speranza e convinzione che solo attraverso la possibilità di comunicare, l'interscambio culturale e libera espressione si possa vivere in una società migliore. E' una nostra forse piccolo ed utopica illusione, per la quale comunque lavoreremo ancora.

Il ruolo della critica, sulla carta ma ancora di più sul web con la velocità e i mezzi di cui abbiamo già parlato, è fondamentale! E' un ruolo didattico ed educativo per tutta la società e non solo per un ristretto gruppo di appassionati.

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