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Report di Fabrizio Gallerani.
Fotografie di Daniele Alfonso e di Giovanni Gentili.

Avanguardia e tradizione: con queste parole si potrebbe riassumere questa Lucca novembrina.

La manifestazione si conferma infatti, ad ogni edizione, sempre più "omnicomprensiva" cercando di far convivere la tradizione con le tendenze più estreme del fumetto. Quest'anno, per la prima volta, è stato dedicato uno spazio specifico all'antiquariato, mentre per la terza volta consecutiva, accanto agli ormai storici editori, il padiglione AlterVox, ha ospitato alcune delle più interessanti produzioni indipendenti.

E d'altra parte, questa edizione, che cade nel pieno del cinquantesimo compleanno di Tex, verrà sicuramente ricordata anche per lo scandalo che ha destato il sequestro delle pubblicazioni della casa editrice Topolin, di Jeorge Vacca, accusate di "istigazione alla pedofilia". Senza entrare nel merito della questione, ci preme soltanto di rilevare che proprio quando sembravano ormai dimenticate le censure che avevano afflitto i fumetti horror e splatter (compreso il povero Dylan Dog) nuove nubi si addensano sul diritto di un autore alla libertà di espressione.

Ma, per la maggior parte dei visitatori, Lucca fornisce soprattutto l'occasione per recuperare qualche vecchio numero arretrato, incontrare gli autori preferiti e farsi magari autografare qualche pezzo della propria collezione, mentre per la Bonelli, impegnata ormai da un anno a questa parte nel lancio di nuove testate, rappresenta sempre di più l'opportunità di intrattenere rapporti di "public relations" a tutto vantaggio dei fan più accaniti.

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Alcuni "desperados" sono stati catturati da Tex Willer.
(c) 1998 uBC

Ingente quindi lo spiegamento di forze di questa edizione, a partire dallo stesso Sergio Bonelli, che mancava da Lucca (e da altre manifestazioni analoghe) ormai da diversi anni. Sia sabato, che domenica, era possibile incontrarlo spesso passeggiare solitario fra gli stand, probabilmente alla ricerca di un raro pezzo da collezione, o forse semplicemente di una pubblicazione che solleticasse la sua curiosità.


Gli ospiti. Nutrita anche la partecipazione degli autori presso l'affollato stand Bonelli. L'occasione è stata propizia per scambiare quattro chiacchere con Federico Memola e la moglie Teresa Marzia in merito al loro nuovo personaggio, l'annunciato Jonathan Steele.

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Il "quasi" autoritratto di Berardi
(c) 1998 Berardi (e Milazzo)
   

Lunghe file, invece, in attesa degli autografi che Giancarlo Berardi dispensava sulle belle riproduzioni dei disegni di Julia, eseguiti da Maurizio Mantero, Valerio Piccioni e Laura Zuccheri.

Per uBC, il disponibile e affabile Berardi ("uBC? Ah, voi siete quelli dei voti. Erano ormai 40 anni che più nessuno mi dava i voti! ") non si è limitato all'autografo e ha dato prova di possedere insospettabili doti di disegnatore, personalizzando" il ritratto che l'amico Ivo Milazzo aveva realizzato a suo tempo e che appare su quasi tutte le biografie ("...ma qui [sulla nuca, ndr] manca un pezzo di testa, non trovate? Ecco, ora va molto meglio!").

Quel disegno (un Berardi autentico :-)) ve lo mostriamo in esclusiva. Se volete, potete fare i confronti con l'originale di Milazzo presente nella scheda dell'autore.

Una calda accoglienza è stata riservata anche a Vincenzo Beretta e Giancarlo Alessandrini, i quali, dopo i trionfi del "Il segreto del re degli elfi", costituiscono ormai una consolidata coppia fissa.

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Vincenzo Beretta e Giancarlo Alessandrini alle prese con gli autografi
(c) 1998 uBC

I due ci hanno confessato di avere in progetto un futuro Martin Mystère Gigante che riprenda lo stile di quella ormai mitica storia di ZonaX e Beretta ha anche anticipato di avere in serbo alcune novità che movimenteranno la serie regolare del detective dell'impossibile.


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Alfredo Castelli.
(c) 1998 uBC
   

Gli incontri. I tradizionali rinvii e cancellazioni degli incontri previsti a calendario, hanno caratterizzato anche questa edizione della manifestazione. Nella giornata di Sabato, un Castelli particolarmente in forma, dopo essere intervenuto estemporaneamente almeno ad un paio di conferenze (sull'antiquariato e sui fumetti Disneyani), si è visto costretto, per colmo di contrappasso :-), a rispettare in pieno l'ironico titolo del suo intervento ("Castelli NON parlerà di Martin Mystère") a causa della contemporanea programmazione di un incontro con autori ed editori delle pubblicazioni indipendenti Schizzo, Orcodrillo e Interzona, originariamente previsto per il giorno precedente.

Puntuale e interessante invece l'incontro con Berardi e la sua Julia, al quale abbiamo dedicato interamente la seconda parte di questo speciale.

Domenica, Sergio Bonelli ha partecipato personalmente alla presentazione del sontuoso Tex un'eroe per Amico, monumentale (è proprio il caso di dirlo) opera a cura di Gianni Bono e Leonardo Gori, pubblicata dalla Casa Editrice Motta.

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Sergio Bonelli (il secondo da sinistra) durante la presentazione.
(c) 1998 uBC

Il volume non è dichiaratamente rivolto a tutte le tasche (costa 138.000 lire per 230 pagine) e nemmeno vuole essere l'opera definitiva sul personaggio, piuttosto si presenta come una lussuosa strenna per appassionati, il regalo ideale per le prossime festività natalizie.

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Moreno Burattini.
(c) 1998 uBC
   

Il simpatico Moreno Burattini, autore del capitolo più corposo, quello sul Tex dal 1975 a oggi (e sceneggiatore di Zagor a tempo perso :-)), è intervenuto più volte dalla platea, vivacizzando l'altrimenti seriosa presentazione.

Burattini ha accennato anche a Cavalcando con Tex, enciclopedia texiana in 5 volumi, scritta da lui e Francesco Manetti (non il nostro, ma quello di Dime Press :-) ), edita da Sergio Pignatone, il cui primo volume è atteso per il prossimo dicembre, a chiudere simbolicamente le estenuanti celebrazioni per il compleanno del ranger più famoso d'italia.

L'ultimo degli interventi degli autori bonelliani e stato quello di Claudio Chiaverotti, che, ovviamente, ha parlato della sua ultima creatura. Chiaverotti si è difeso dalle accuse di scarsa originalità (Perchè Brendon assomiglia così a tanto a Dylan Dog? "Perchè, forse, anche io e Sclavi abbiamo qualcosa in comune") e non ha fornito praticamente nessuna anticipazione, accennando esclusivamente agli autori letterari che gli hanno fatto da riferimento (Stephen King, Philip K. Dick e Roberto Vacca) senza peraltro aggiungere nulla di nuovo rispetto alla presentazione del personaggio anticipata a suo tempo dalla stessa casa editrice.

L'incontro si è rivelato tuttavia interessante, in quanto ha contribuito a mettere a nudo il vero punto debole di Chiaverotti: il terrore di essere fotografato. Al grido di "Non rubatemi l'anima!" ha negato insistentemente ogni scatto rivolto alla sua persona. Malgrado il fuoco di sbarramento, gli impavidi inviati di uBC sono riusciti ugualmente nell'impresa, per cui siamo ora orgogliosi di mostrare la nostra preda: eccovi l'anima di Chiaverotti :-).

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L'anima :-) di Claudio Chiaverotti.
(c) 1998 uBC

Le mostre. Come consuetudine, alla mostra mercato si sono affiancate le numerose esposizioni (in questa edizione, a parte l'omaggio a Tex ed a Guglielmo Letteri, interamente dedicate ai grandi temi della fantascienza e del fantastico): a farla da padrone in questo caso, è l'intero centro storico di Lucca che, come da tradizione, ne costituisce il teatro naturale.

Il Palazzo della Provincia era la sede dell'antologica "Da Rebo a Brendon, Fantaitalia a quadretti" dedicata alle produzioni fantascientifiche nostrane, che a partire da Saturno contro la Terra, straordinaria opera giovanile di Cesare Zavattini, arrivano fino al neonato di casa Bonelli, Brendon, appunto. Particolare attenzione è stata riservata alle produzioni dell'Eura (praticamente una mostra nella mostra) editrice delle storiche Lanciostory e Scorpio.

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Uno scorcio della mostra "La fantascienza nei fumetti: da Rebo a Brendon"
(c) 1998 uBC

A complemento di questa, a Palazzo Cenami era ospitata una rassegna di oltre ducentocinquanta opere dell'argentino Juan Gimenez, recente illustratore de La casta dei Meta-Baroni, insieme allo sceneggiatore Alejandro Jodorowsky, e infine, nella Piazza Anfiteatro erano esposti le armi, i veicoli, i costumi e gli altri oggetti di scena di Nirvana, recente pellicola di Gabriele Salvatores.

La prestigiosa Villa Bottini è stata invece riservata alla personale di Guglielmo Letteri, storico disegnatore di Tex (è lui che per primo ha disegnato il personaggio di El Morisco), in occasione della quale, la Glamour ha presentato un ricco catalogo, con interventi dell'onnipresente Burattini (ancora lui! :-)), Stefano Priarone e con la prefazione di Decio Canzio.

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La mostra dedicata a Guglielmo Letteri, nella splendida cornice di Villa Bottini
(c) 1998 uBC

I premi. Dulcis in fundo, una menzione velocissima ai premi assegnati alla Bonelli in questa edizione novembrina. Oltre alla statuetta quale "miglior casa editrice presente sul mercato italiano", sono da ricordare il trofeo ricevuto dal sempreverde Alfredo Castelli quale "miglior sceneggiatore", e i due prestigiosi premi alla carriera consegnati ai veterani Guglielmo Letteri e Sergio Tarquinio.

Inoltre, sono molti anche i riconoscimenti che la giuria popolare del premio Fumo di China, ospitato a Lucca per la prima volta, ha riservato ad altri autori bonelliani: Carlo Ambrosini, Giampiero Casertano e Giuseppe Franzella sono stati premiati rispettivamente come miglior sceneggiatore, miglior disegnatore e miglior nuovo autore per il fumetto realistico, Claudio Villa ha vinto quale miglior copertinista, Renata Tuis si è aggiudicata il trofeo di migliore letterista, Napoleone è stata giudicata la miglior testata, "Faccia di Rame", l'ultima avventura di Ken Parker, ha vinto come migliore storia dell'anno e a Lina Buffolente è stato consegnato il meritato premio alla carriera.

Continua... l'intervento di Giancarlo Berardi nella pagina successiva
 
 


 
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